CAI Monti Lattari

301

Sentiero alto di Valle delle Ferriere

Punto di partenza Scala (Monte Rotondo)
Punto di arrivo Agerola (Ammarrata (Imbarrata))

Informazioni

Informazioni principali sul sentiero

Come raggiungere il sentiero
Si raggiunge a piedi, percorrendo l'Alta Via dei Monti Lattari (300) oppure una delle bretelle che partono da Ravello (353), Scala (357), Amalfi (325, 359, 361a), Agerola (369, 363, 365)
Toponimi del percorso
Incrocio 300 M.Rotondo (1023), Incrocio 353 Piano del Ceraso (1036), Belvedere Mustaculo (1005), Il Castello (873), Incrocio 351a Punta delle Castagne (715), Incrocio 357 Pellagra (490), Fic'a Noce (460), Incrocio 325 Frascale (450), Incrocio 359 Paradiso (498), Acquolella (644), Incrocio 361a Railo (737), Incrocio 369 369a (760), Incrocio 365 Monte (866), Pontichito, Croce di Scupolo (1078), Incrocio 300 Ammarrata (Imbarrata) (1044).
Punti di rifornimento idrico
Acquolella

Descrizione

Il percorso consente di far visita alla parte alta del Vallone delle Ferriere di Amalfi-Scala.

Pur trattandosi di una traversata, può diventare facilmente un circolare atteso che i punti di inizio e fine percorso sono distanti appena 1,5 Km e sono collegati dal sentiero CAI 300. Ciò comporta che il percorso può essere iniziato da uno qualsiasi dei punti in cui è raggiunto da una bretella.

Qui descriviamo il percorso con inizio dal Monte Rotondo (1020). Dall’incrocio con l’Alta Via dei Monti Lattari (CAI 300), si procede verso nord-est, tenendosi all’esterno della recinzione della Riserva Naturale di Valle delle Verriere. Dopo circa 10 minuti di cammino lungo un sentiero privo di difficoltà, si raggiunge l’altopiano denominato Piano del Ceraso (m 1036), dove il percorso si incrocia con il 353 CAI, proveniente da Scala-Santa Caterina e dalla vicina area di Santa Maria dei Monti.

Attraversato l’altopiano si arriva al Belvedere Mustaculo (m 1005), un punto estremamente panoramico su Amalfi, Ravello e Scala. Dal belvedere Mustaculo il percorso diventa di difficoltà EE (per escursionisti esperti) in quanto la discesa al Castello avviene attraverso un sentiero poco evidente, in forte pendenza e particolarmente esposto, che immette su una cengia, stretta ed anch’essa molto esposta, che, percorsa verso sinistra, porta fino all’area del Castello (m 873).

La fortificazione costituiva la roccaforte più a monte del Ducato di Amalfi. Di essa sono rimasti in piedi solo piccoli tratti dei muri di cinta.

Si continua la discesa fino alla località Punta delle Castagne (m 715). Giunti all’altezza dell’incrocio con il 351a CAI, si prosegue versa destra seguendo il sentiero che immette in un anfiteatro di roccia di rara bellezza, con pareti alte centinaia di metri. Si scende fino alla località Pellagra (m 490), dove il percorso si incrocia con il 357 CAI, proveniente da Scala-Campidoglio.

Da questo punto il percorso torna ad essere di media difficoltà (E). Si procede verso l’interno del Vallone delle Ferriere fino a raggiungere la località Fic’a Noce (Il fico ed il noce) (m 460), dove si incontra la parte alta del torrente Canneto, noto per essere quello che attraversa la città di Amalfi.

A questo punto, bisogna oltrepassare il torrente per raggiungere il versante opposto. L’acqua è alta pochi centimetri e solo nei periodi di maggiore piena potrebbe essere necessario togliere le scarpe. Guadato il torrente si prosegue verso sinistra. Dopo un breve tratto su cengia stretta, il sentiero diventa nuovamente agevole e prosegue senza particolari difficoltà fino a raggiungere la località Prascale (m 450) dove incrocia il 325 CAI , proveniente da Amalfi.

Si prosegue verso destra,fino a raggiungere la località Paradiso (m 498), dove il percorso incrocia il 359 CAI. Si prosegue nuovamente verso destra fino a raggiungere dapprima la sorgente dell’Acquolella (m 644), dove è possibile effettuare rifornimento d’acqua, e poi la località Raito (m 737), dove il percorso incrocia il 361a CAI. Si prosegue verso destra fino a raggiungere la falda nord-est del Monte Murillo, ove insiste l’incrocio con i sentieri 369 e 369a CAI.

Si procede verso destra fino a raggiungere la località Monte (m 866) dove il percorso incrocia il 365. Si prosegue ancora verso destra fino a raggiungere la località Pontichito (m 916). Il percorso attraversa ancora la località Croce di Scupolo (m 1078) fino a raggiungere quella di Ammarrata (detta anche Imbarrata) (m 1044), dove termina innestandosi nuovamente sull’Alta Via dei Monti Lattari (CAI 300).

Galleria del Sentiero

Da Instagram #caimontilattari301

Commenti e Recensioni

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7 commenti

  1. Bella Esperienza !

    Premesso che abbiamo percorso in due il sentiere 301, senso orario, partendo da Agerola (sentiero 365) e percorrendo un pezzo del sentiero 300) : totale 21,8 km.
    Il panorama offerto dal percorso, quando esposto sul mare, è spettacolare, mozzafiato ed anche molto suggestivo.
    Purtroppo, confermiamo che il tratto EE è privo di un’adeguata segnaletica e senza il gps diventa anche proprio laborioso, persino pericoloso. Consigliamo di non trascurare il tempo di percorrenza dei circa 4 km del tratto EE che potrebbe gravare il completamento del resto del percorso prima del tramonto.
    Non ci sono sorgenti di acqua lungo il tragitto.

  2. il tratto segnalato come EE da punta delle castagne all’incrocio con il 357 letteralmente non esiste più, è davvero necessario un parang (forse neanche è sufficiente) per proseguire altrimenti ci si deve inerpicare tra la felce e i rovi che rendono la percorrenza davvero davvero difficoltosa. Il resto del percorso bellissimo e tranquillo. La sorgente dell’Acquolella quasi inesistente.

  3. Il 301 da monte rotondo fino a piano ceraso e proseguendo per s.maria dei monti,con intersecazione 353 ,in questi giorni di luglio lo si trova non più come sentiero , ma come una carrata più adatti per motori che alle gambe .Tutto questo per una maggiore fruizione forse,del rifugio ?!

  4. Il sentiero è veramente unico e spettacolare, tocca molti dei punti più belli e panoramici della costiera.
    Attenzione però: dal Belvedere Mustaculo al Castello il sentiero non è solamente mal segnalato, è proprio segnalato male. Seguendo la segnaletica rossa e bianca ci siamo ritrovati su una parete di difficoltà alpinistica, non escursionistica, impossibilitati a tornare indietro e costretti a una pericolosissima discesa senza essere attrezzati. Solo dopo aver completato il percorso, guardando la traccia e confrontandola col tracciato, ci siamo resi conto che i segnali erano totalmente fuorvianti.
    Pochi problemi poi dal Castello a Punta Castagna, nonostante la scarsità di segnali, mentre da Punta Castagna a Pellagra il sentiero è quasi del tutto invisibile e la difficoltà è elevata. Consiglio vivamente di deviare sul 351a.

  5. Buongiorno. La percorrenza del 301 da Monte a Fic’a Noce presenta degli elementi di problematicità dal punto di vista dell’individuazione del sentiero, soprattutto nella prima parte (fino all’incrocio con il 359). Dopo, il sentiero è più evidente e meglio segnalato. Si tratta comunque di un sentiero che richiede una buona pratica escursionistica e capacità di orientamento, da farsi assolutamente provvisti di mappa ed altimetro. Un valido aiuto (non sostitutivo di detta strumentazione) potrebbe essere un GPS o l’applicazione OSMAND. Sconsiglierei, poi, di tornare indietro una volta giunto a Fic’ a Noce. Il 325a è un EE (per escursionisti esperti) con alcuni punti particolarmente esposti, mentre invece da Fic’ a Noce si raggiungono facilmente il 357 e poi il 323, che consentono di arrivare più comodamente al 325. Si ricordi che per visitare la Riserva Naturale è necessaria l’autorizzazione, da richiedere almeno 10 giorni prima. Per info, guardi la scheda sentiero del 325. Saluti.

  6. feedback on 301

    Salve, vorrei percorrere il 301 da località Monte fino a Fic’ a Noce, per poi tornare indietro prendere la bretella 325a e poi il 325 fino ad Amalfi. Il 301 è segnalato, ci sono punti difficili o impegnativi? è fattibile anche per chi non è super esperto?

  7. Molto panoramico

    Percorso il tratto fra la bretella di collegamento 325a e bivio di Pellagra con il 357, passando per Fic’ a Noce. Tratto impeccabile per pulizia e tenuta, agevole e sostanzialmente in piano. Il tratto panoramico da Fic’ a Noce a Pellagra percorso in quota offre panorami veramente splendidi.

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