Informazioni
Informazioni principali sul sentiero
Avvertenze
il sentiero, lato S.Lucia, subito dopo lo sterrato risulta chiuso da un cancello per ospitare un cavallo
In qualche punto si segnalano smottamenti e vegetazione fitta che ne rendono problematica la percorrenza.
Come raggiungere il sentiero
Strada Statale per Agerola in via San Sebastiano e poi in via Gesinelle a Pimonte oppure dalla Chiesa di PinoToponimi del percorso
S.Lucia di Pimonte (393), Incrocio 332 Pino (576)Descrizione
Il sentiero di Zappino collega la sommità della collina di Pino, a quota 575, con la periferia del centro abitato di Pimonte.
L’inizio del sentiero, a partire dalle quote più basse, è in corrispondenza del tratturo che conduce alla grotta della madonnina, a sinistra del Vallone di Ponte Resicco, a quota 456. Il sentiero si diparte dal caseggiato posto sul fianco sinistro del Vallone Ponte Resicco e prosegue verso Sud fino al fondo valle. Il Guado è a quota 450 metri dalla partenza, ed in sua prossimità si rinviene una grotta in cui è la statua della Madonnina.
Questo tratto del sentiero ha andamento sub pianeggiante e si snoda ai piedi di una falda rocciosa, detritica cementata, scavata dal torrente nella “conoide” di Resicco. I detriti che si rilasciano da questa si accumulano al piede creano un declivio con angolo di circa 45°. Da fondo alveo di Valle Resicco, il sentiero prosegue in un castagneto contornato da una fitta vegetazione. Alla fine del contornamento del promontorio, convesso verso Sud, il sentiero, con andamento sub-pianeggiante, incrocia il fondo valle del Vallone Zappino a quota 507. Dopo l’attraversamento dell’alveo del torrente Zappino, il sentiero si snoda in dolce discesa fino a quota 450 e successivamente, con andamento sub pianeggiante prosegue in un castagneto e più a valle in frutteti fino alla pendice in località Cretara. Da qui fino al fronte più settentrionale del successivo poggio (quota 537), si entra nel cuore del bosco dei Lattari. Da questo punto si percorrono tratti con ceppaie gigantesche di castagni impiantate nella creta e nelle pomici bianche di spessore che supera il metro. Dopo questo ultimo tratto molto ampio ad andamento sub pianeggiante, il sentiero è in salita. In corrispondenza della pendice denominata Mannarosa, in presenza del bosco ceduo, gli affioramenti lapidei sono sempre più frequenti ed il sentiero riprende la salita percorrendo i boschi posti tra Casarelle a valle e Mannarosa a monte fino alla estremità di percorrenza più meridionale posta a quota 606.
Il percorso, in questo tratto poco agevole conduce fin sullo stradello sterrato della Comunità Montana, a meno di 500 metri dalla meta finale della chiesa di Santa Maria di Pino a quota 560.
2 commenti
Sentiero immerso nella natura.. ci vorrebbe un po di segnaletica in più
Dopo la pendice di Mannarosa in direzione Pino si è verificato uno sbancamento del vallone, con caduta di tronchi, che ostruisce il sentiero.