Domenica 16 ottobre
Monti Lattari
da Bomerano a Praiano per il Convento di san Domenico.
Difficoltà E
Dislivello in discesa circa 650 mt.
Durata 3 ore- – Direttore di escursione Liborio Liguori (3406667259).
Partenza con Bus Sita da Castellammare per Agerola ore 8.45 da Piazza Municipio, arrivo a Bomerano ore 9.50. Ritorno con Bus Sita da Praiano per Sorrento ore 13,25 oppure ore 14,55. I partecipanti sono pregati di munirsi in anticipo dei relativi biglietti.
Itinerario: partenza dalla piazza di Bomerano direzione Sentiero degli Dei che si percorre nel tratto iniziale. Giunti al bivio per la discesa al Convento di San Domenico, si imbocca il sentiero sulla sinistra, esposto in alcuni tratti, che ci condurrà fino a Praiano.
Brevi notizie storiche sul Convento di San Domenico: La chiesa di Santa Maria a Castro con l’annesso convento di San Domenico si trova ad una altitudine di circa 360 mt. sul livello del mare e domina il vallone Fontanella. Da qui la visuale spazia su Vettica Maggiore, Positano, gli isolotti dei Galli, fino a giungere a Capri con i suoi Faraglioni in bella vista. Le prime notizie storiche sul convento risalgono ad un atto notarile del 1599 con il quale l’Università della città di Praiano concedeva ai frati domenicani la cura dell’antica chiesa di Santa Maria a Castro, impegnandosi anche alla costruzione di un convento nel quale i frati avrebbero soggiornato. Nella chiesa, precisamente nella parte sinistra della navata centrale, si trova un bellissimo affresco risalente al 1430.
Nella parte superiore dell’affresco appare l’immagine di un Cristo benedicente, affiancato dai santi Pietro a Paolo a da Angeli. Al centro dell’affresco compare, in tutta la sua bellezza, la Madonna delle Grazie con il Bambino in trono, attorniata da angeli, musici e santi. Fra questi ultimi vi è la figura di un santo che regge un libro ed una penna che gli studiosi hanno identificato in San Giovanni Evangelista. Al di sotto di questo Santo compare una piccola processione di personaggi in abiti rinascimentali che rappresentano, presumibilmente, i committenti dell’opera. L’autore dell’affresco, che è rimasto anonimo, molto probabilmente ha fatto parte del gruppo di pittori che frequentavano la corte aragonese che in quel tempo regnava a Napoli. Dal punto di vista stilistico, l’autore mostra di aver pienamente appreso i canoni della pittura rinascimentale ed, in particolare, la lezione sulla prospettiva di Piero della Francesca.
AVVERTENZA: Il direttore di escursione si riserva di modificare in parte o in tutto l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati