Domenica 10 ottobre 2021
INTERSEZIONALE CAMPANA D’AUTUNNO
I sentieri Lubrensi
da Sorrento a Massa Lubrense per via Monte Corbo (230 m) – Sentiero CAI 343
DIFFICOLTA’: T
Escursione a “rifiuti zero”: tutti i partecipanti sono invitati a dotarsi di bicchiere, piatto e posate non monouso per il momento conviviale
DIRETTORI DI ESCURSIONE:
per Castellammare di Stabia: Pio Gaeta 335 6339741 – Nino Mastellone 328 6142798
per Avellino: Alfonso De Cesare 338 6852647 – Giulia Affinito 320 7406001
per Benevento: Enzo Auletta 320 7406508
per Caserta: Vincenzo Sollitto 331 582 2201
per Napoli: Eugenio Simioli 338 7317749
per Piedimonte Matese: Franco Panella 329 3728748
per sottosezione Roccarainola: Massimo Parisi 329 0447269
per sottosezione Vesuvio: Ciro Teodonno 333 4742944
e a cura degli Accompagnatori di Escursionismo della Campania (canale 7-14 PMR)
TIPOLOGIA: Anello
LUNGHEZZA: 16 Km
DISLIVELLO: 450 metri circa in salita ed altrettanti in discesa.
TEMPI DI PERCORRENZA: Ore 6 di cammino effettivo (tempo variabile in relazione al numero e capacità dei partecipanti).
APPUNTAMENTO:
a Castellammare di Stabia in piazza Unità d’Italia (piazza Vesuviana) alle 9:20; prenderemo la Circumvesuviana per Sorrento delle ore 9:36 (treno in partenza da Napoli Porta Nolana alle 8:47) oppure direttamente alla stazione di Sorrento (piazza G.B. de Curtis) alle 9:58
PARCHEGGI a Castellammare di Stabia:
Go Parking Stabiae: 7-8 minuti a piedi sia dalla fermata della Vesuviana di via Nocera che da quella di Castellammare di Stabia
MetroPark: 10 minuti a piedi dalla fermata della Vesuviana di Castellammare di Stabia
DESCRIZIONE ITINERARIO: Dalla stazione di Sorrento raggiungeremo Corso Italia, l’arteria principale della città, che percorreremo fino all’imbocco di Via Capo. Svoltando a sinistra, in leggera salita, proseguiremo lungo Via Capodimonte, dove ha inizio il Sentiero CAI 343, che percorreremo nella sua interezza toccando, oltre al centro di Massa Lubrense, le frazioni di Monte Corbo, S. Maria, Annunziata e Marina Lobra.
Proseguiremo sempre in ascesa, seguendo al bivio sulla ds. la Via Priora, dal nome del primo casale Sorrentino, e poi Via Monte Corbo, fino al punto di massima ascesa dell’itinerario a circa m. 230.
Monte Corbo presenta le sue maggiori attrazioni nella ricca flora agrumaria, viticola ed olivicola.
Superato il punto di massima ascesa sulla sinistra c’è la deviazione (fuori percorso) per la cappella di S. Giuseppe a Prasiano, molto graziosa e curata. Si continua superando una serie di bivi fino al centro di Massa Lubrense tralasciando sulla destra la deviazione per la Rorella e sulla sinistra quella per San Francesco.
L’antico casale della Rorella risale al XV secolo e fa centro alla chiesetta dell’Immacolata di Lourdes, che ripete nello stile la Basilica della Vergine dei Pirenei, rifatta nel 1878, appunto nello stile gotico. Nei pressi della chiesa un importante Istituto per l’educazione dei ragazzi, intestato a Francesco Gattola. L’antico casale di San Francesco merita anch’esso menzione per l’antico convento e l’annessa torre Liparulo, incorporata al convento essendo divenuta torre campanaria dello stesso. La storia ci racconta che la torre resistette all’invasione dei Saraceni del 1558.
Giunti nel centro di Massa Lubrense a questo punto avremo percorso circa 5 km, per coloro che lo desiderano c’è la possibilità di rientrare a Sorrento in soli 15 minuti con i bus di linea.
Anche il centro storico di Massa, a poche decine di metri dal percorso, merita una citazione per la splendida piazza Vescovado con la Cattedrale edificata a partire dal 1512 e dedicata a S. Maria delle Grazie.
Dal centro di Massa, sfiorato dal nostro itinerario, raggiungeremo percorrendo dapprima via Mortella la frazione di S. Maria a circa un km di distanza.
Il suo centro si sviluppa tutto intorno alla chiesa di S. Maria in una piazzetta rettangolare assai caratteristica. Alla chiesa si affianca l’ex monastero degli Agostiniani. Di rilievo anche i palazzetti dell’ex casa Merolla (sede del parlamento cittadino) e l’ex Palazzo di Giustizia di fronte al monastero. Qui fino al 1465 furono presenti gli Uffici Civili e di Giustizia poi trasferiti nell’attuale centro cittadino.
Dopo altri 700 metri raggiungeremo la frazione dell’Annunziata con l’omonimo belvedere, da esso un panorama mozzafiato su Capri e l’intero Golfo di Napoli.
Essa è la frazione sulla quale, al tempo dei Normanni, si formò il primo nucleo della città di Massa. Da citare la Torre cilindrica che sorge sul bastione roccioso sommitale.
Da essa si scende, per ripido viottolo, nella Piazza dell’Annunziata dove vi è la Chiesa omonima che fu cattedrale fino al 1465, data nella quale, terminata la cattedrale odierna, fu trasferita nel centro di Massa.
La frazione deve la sua notorietà alla memorabile impresa di Gioacchino Murat, che nei primi di ottobre del 1808, dalla villa Rossi, sita nel piazzale dove termina la rotabile, assisté all’assedio di Capri ed in una stanza della villa firmò la capitolazione dell’isola. La lapide posta dal Comune, ne ricorda le gesta ardimentose.
Da questa località proseguiremo in discesa per la frazione ed il cimitero di San Liberatore a capo Corbo.
A San Liberatore, martire Africano, si rivolgono gli sguardi di tutti i Massesi nelle contingenze difficili per aver liberato Massa più volte dalle epidemie. La chiesa a sua devozione sorge su un ampio piazzale, che domina la sottostante spiaggia di Fontanella e la Marina di Lobra, con bella vista su Massa Lubrense ed in pittoresca posizione sulle rocce di capo Corbo.
Dal piazzale proseguiremo per la Marina della Lobra, caratteristico borgo marinaro, le cui case si affacciano su una bella scalinata che conduce al mare. Il Santuario della Madonna della Lobra domina la scala ed il raggruppamento di case che prospettano sui suoi lunghi scalini che ci condurranno fino al mare. Eccoci giunti sulla spiaggia di Fontanella così denominata per una fonte d’acqua fresca colà esistente.
Oltre la marina si estende un lungo litorale, in epoca recente difeso da una scogliera frangiflutto, ed è proprio qui, che dopo circa 9 km di cammino, ci fermeremo per una breve sosta pranzo e, condizioni meteo permettendo, per un bagno ristoratore.
Dopo esserci rifocillati, completeremo il tracciato realizzato qualche anno fa, alle spalle delle scogliere, che collega il borgo marinaro alla Riviera di Marcigliano e San Montano.
Attraverso una ripida e stretta scalinata, raggiungeremo la strada privata, del complesso di San Montano, che ci condurrà alla Provinciale Sorrento – Massa Lubrense, da dove volendo, sarà possibile raggiungere Sorrento in bus. Il tratto percorso fino a questo punto sarà di circa 11 km.
Per gli irriducibili, è possibile proseguire il cammino sulla Provinciale fino a giungere nei pressi del Ristorante Riccardo di Francischiello, da qui una ripida ma breve scala ci condurrà su un sentiero attraverso il quale raggiungeremo la zona alta del Capo di Sorrento.
Proseguendo ancora su Via Pantano in breve saremo nuovamente a Capodimonte, località incontrata all’andata. Attraversata la statale imboccheremo una breve scalinata che ci porterà a visitare i caratteristici vicoli sorrentini. Da piazza Tasso, torneremo alla Stazione della Circumvesuviana di Sorrento.
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati”, giacca a vento o mantellina antipioggia, pranzo a sacco ed acqua (almeno 1,5l), lampada frontale. Opzionali i bastoncini telescopici; per i più ardimentosi costume e telo mare. Essendo un’escursione a “rifiuti zero” i partecipanti sono invitati a dotarsi di bicchiere, piattino e posate non monouso per il momento conviviale.
ISCRIZIONI: I non soci che intendono partecipare all’ escursione, devono comunicare entro il giovedì precedente i propri dati anagrafici ai Direttori di Escursione per la stipula dell’assicurazione giornaliera.
CARTOGRAFIA:
Carta dei Sentieri dei Monti Lattari, seconda edizione. Edizioni Il Lupo 2019
Scarica lo stralcio della carta (Pdf): Clicca qui
Scarica la traccia GPS (Gpx):
[wpdm_package id=12263 template=”link-template-default-ext”]
AVVERTENZA: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario, di annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.