Informazioni
Informazioni principali sul sentiero
Come raggiungere il sentiero
Dalla strada Raffaele Bosco dopo Arola, si raggiunge Preazzano. Lato monte inizia il sentieroToponimi del percorso
Strada Preazzano of Vico Equense (497), slopes M.Staccato, Intersection 300 M.Comune (865)Punti di rifornimento idrico
PreazzanoDescrizione
Da loc. Preazzano di Vico Equense a M.te Comune segn.300, Punta Calabrice
Si salgono alcuni gradini e si sale verso Monte Staccato. Quando si raggiunge il sentiero largo lo si segue in salita fino ad aggirare i terreni di un’azienda agricola. Per raggiungere Punta Calabrice e l’alta via, si deve attraversare, per un breve tratto, un terreno privato.
2 commenti
Delusione assoluta!!!
Delusione assoluta!!! Partenza da Preazzano: tabellone in legno ad inizio sentiero completamente divelto e privo di ogni informazione; lo stesso sentiero è mal tenuto, in alcuni tratti l’erba alta e folta invade l’itinerario; segnaletica verticale e orizzontale completamente assente (giusto qualche pannello, accanto a quello di un agriturismo, che indica la direzione per il ritorno a Preazzano). Lungo il sentiero si incontrano 2 tavoli per pic-nic inutilizzabili. L’unica consolazione il punto panoramico all’arrivo sul pianoro del M. Comune con con vista sui due golfi. Un sentiero che meriterebbe maggiore attenzione e cura per lo spettacolo che offre alla fine del percorso.
Sentiero molto bello e facile da percorrere. Arrivati sull’altopiano del Monte Comune si gode di un fantastico panorama. Effettivamente il sentiero può essere seguito anche da chi è alle prime armi (ovviamente sempre meglio se accompagnati), prestando un po’ di attenzione soltanto nel primo breve tratto (dove gli scalini in pietra possono essere leggermente scomodi da salire) e sull’altopiano, molto esposto.
Per la discesa, si può ripercorrere a ritroso il sentiero o seguire il 300 verso Punta Campanella fino all’incrocio con il 342, per poi ripercorrere a ritroso quest’ultimo. Anche in questo caso la segnaletica (e l’incrocio stesso) sono ben visibili e la traccia è estremamente facile da seguire. Il tratto del 300 presenta però una discesa abbastanza tecnica, pietrosa, magari scomoda per chi non dovesse essere molto abituato (a differenza della molto più agevole discesa del 328).