CAI Monti Lattari

334

Le tese di Pimonte

Punto di partenza Castellammare di Stabia (Quisisana)
Punto di arrivo Pimonte (Porta di Faito)

Informazioni

Informazioni principali sul sentiero

Avvertenze

Alle spalle dello stadio di Tralia, Pimonte, dopo il castagneto, quando incomincia il sentiero vero e proprio e dove affiorano le rocce, appena finisce la zona antropizzata/coltivata il sentiero è stato oggetto di piccoli smottamenti che comunque non ne pregiudicano la percorribilità.

Nel tratto alto (verso Porta del Faito), sono presenti tronchi e sterpaglie sul sentiero.

Come raggiungere il sentiero
A Quisisana nei pressi delle Fontane del Re, all'incrocio con il 350. Dalla Porta di Faito sulla cresta un pò più in basso del Santuario di S.Michele, sempre all'incrocio con il 350.
Toponimi del percorso
Incrocio 350 Quisisana (280), M.Coppola (318), Chiesa di Tralia di Pimonte (430), Incrocio 350 Porta del Faito (1200)

Descrizione

Il sentiero parte da Quisisana non distante delle fontane del Re all’incrocio con il 350 e, proseguendo in direzione M.Coppola, su tratti leggermente esposti, attraversa il vecchio ponte dell’acquedotto borbonico (senza alcun parapetto) sino ad arrivare alla sella di Monte Coppola.

Dalla sella, si prosegue su strada asfaltata in via Canti verso la frazione Tralia di Pimonte sino alla chiesa della Parrocchia Beata Maria Vergine Immacolata di Tralìa. Si aggira lo stadio comunale alla sua destra e si imbocca la vecchia mulattiera che salendo a tornanti conduce sino alla località Porta del Faito, nei pressi del Santuario di S.Michele.

Informazioni storiche

Il sentiero un tempo veniva denominato il “sentiero dei 30 gradoni” riferendosi probabilmente al numero di “tese” tra i tornanti che conducono al Faito

Da Instagram #caimontilattari334

Commenti e Recensioni

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3 commenti

  1. Confermo quanto riportato nell’ultimo commento. Il sentiero è percorribile ma rovinato. La segnaletica è insufficiente. In più di una occasione ho dovuto controllare sul cellulare il percorso perché avevo perso il sentiero.

  2. Il sentiero percorso ieri,la prima parte è ormai chiusa da vegetezione,pieno stato di abbandono.Tant’è che i muli percorrono un altro sentiero.Anche sopra la parte terminale ha bisogno di un taglio e altro ancora.E’ un patrimonio antico da conservare .E” forse uno dei sentieri più belli e storici dei monti lattari.

  3. Un patrimonio da tutelare

    Percorso il 31/5/18. Effettivamente fra l’ottava e la dodicesima “tesa” le piogge hanno creato vere e proprie mini voragini che possono essere aggirate facendosi strada nella vegetazione ai margini del sentiero. Più in alto la natura ha invaso la traccia che, comunque, si intuisce senza grosse difficoltà tranne nel tratto dove poi inizia la zona che presenta gli esiti degli incendi. É un sentiero che richiederebbe cure continue perché è molto bello ed ė di soddisfazione.

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